Luglio  2011  
     
 

  | Valdarda e Bassa piacentina

VENERDÌ 22 LUGLIO 2011

LIBERTA'  |  Venerdì 22 luglio 2011

LIBERTÀ | Domenica 17 luglio 2011

Fiorenzuola e Valdarda

- COMUNICATO STAMPA -

Un abbraccio lungo undici Paesi
18-25 luglio
Beresheet LaShalom e i suoi ragazzi

ospiti dalla Mondialita'
Pontenure, Roveleto - Cadeo - Fontana in provincia di Piacenza


Mondialita' e un temine impegnativo pare coniato per congiungere il mondo con l'umanita: che sfida!  Soprattutto se invitati al confronto e alla ricerca di nuove chiavi d'intesa sono inviatati giovani tra i 15 e 18 anni di Palestina, Israele, Filippine, Giappone, Uganda, Congo, Brasile, Egitto, Polonia, Haiti.

Calzano a pennello le parole di Jorge Luis Borges :

"Parlano di umanita.
La mia umanita sta nel sentire che siam voci
di una comune indigenza.
"

Forse tante indigenze e tante inadeguatezze che spesso si lasciano correre. Non e questo pero l'intento dell'Associazione Gonfie Vele e di Giuliana Rapacioli ideatori e organizzatori dell'evento e non e neppure questa l'intenzione di Angelica Edna Calo Livne che in dieci anni di attivita con la Fondazione Beresheet LaShalom in Alta Galilea lavora per la pace tra arabi ed ebrei.

Una sfida immane, ma resa lieve se a interpretare il conflitto, i timori, la diffidenza, la paura e l'anelito al bene, all'equilibrio, all'armonia con gli altri, entra prepotentemente lo strumento della danza.

Lo spettacolo Beresheet, ovvero In principio, e nato e interpretato con gli adolescenti di Israele sotto l'insuperabile guida dell'educatrice e regista Angelica Edna Calo Livne, e stato rappresentato centinaia di volte con ragazzi provenianti da Israele, Malta, Marocco, Giordania, Italia, Etiopia, Libano, ebrei, cristiani, musulmani, drusi, cirkassi con l'obiettivo di far confrontare e dialogare attraverso le arti i ragazzi di diverse religioni e estrazione sociale. Ha commosso e commuove ad ogni replica e, ad ogni replica, frantuma un po' di indifferenza.

Nella performance vengono dette solo 5 frasi
Perche non posso essere chi sono?
Davanti alla realta mi sento impotente
La solitudine e difficile da sopportare
Che qualcuno mi aiuti!
La speranza e' piu' potente della paura..devo avere la forza di cambiare!

Sono le domande di tanti ragazzi, di tanti adolescenti che cercano la propria strada, un modo per crescere, realizzarsi ed essere felici, non solo gli interrogativi di una terra difficile come il Medio Oriente, ma anche quelli di tanti giovani del mondo.

Sono le domande che un essere umano non può mai smettere di porsi.

Ufficio stampa
Maria Grazia Balbiano
+39 347 36 07 342

Maria Grazia Balbiano Idee e Media Relations

Da Israele, la pace e il dialogo
come la facciamo qui
giovedì 7 luglio 2011

Un inizio per la pace è una fondazione che nasce per educare al dialogo attraverso le Arti. Dana, una volontaria di 19 anni, racconta la sua esperienza in Israele.

http://www.globalist.ch/News


 
  Maggio  2011  
     
 
  

Associazione Amici di Beresheet LaShalom
Comunicato stampa | Maggio 2011

A sostegno delle attività di educazione al dialogo che la Fondazione Beresheet LaShalom con sede in Israele svolge nel mondo, nasce a Torino l'Associazione Amici di Beresheet LaShalom.

Il Presidente Dario Disegni sottolinea quanto "Lo straordinario lavoro svolto da Angelica Edna Calò Livné e l'entusiasmante coinvolgimento di ragazzi ebrei, musulmani e cristiani, ci ricorda che il processo di pace, al di la' dei negoziati tra leader politici, va costruito giorno per giorno dentro la società civile israeliana e palestinese, attraverso la reciproca conoscenza, il dialogo e la collaborazione". E proprio per sostenere questo progetto esemplare, Disegni ci invita a guardare con l'ottimismo della volontà a un futuro di pace e di sviluppo per il vicino Oriente, sollecitandoci ad aderire alle iniziative che l'Associazione Amici di Beresheet LaShalom organizzerà a Torino nei prossimi mesi.

La Fondazione israeliana, di cui in questi giorni si celebra il decennale, nasce per volontà di Angelica Edna Calò Livnè e del marito Yehuda nel Kibbuz Sasa, in Alta Galilea. L'obiettivo è ambizioso: educare i giovani alla pace attraverso le arti.

Sappiamo che non solo il Medio Oriente ha bisogno di pace. Ecco perché Calò Livné, candidata nel 2006 al Nobel per la Pace insiste: “in ogni parte del mondo c'è bisogno di incoraggiare, di consolidare i propri ideali, di combattere il cinismo, di dare legittimità a chi vuole sentirsi positivo, amato, a chi desidera sentirsi libero di danzare, di abbracciare, di sentirsi grande anche se è la più piccola e minuscola parte di un complesso motore. Perché c'è bisogno di tutti. E tutti devono imparare a riconoscere l'altro. Dargli spazio. Dargli pace.”

In questo modo Angelica lavora quotidianamente con ragazzi difficili. Lo fa in Italia, nelle periferie di Roma, Milano, Napoli e lo fa in Israele, Palestina, Giordania, insieme a giovani maltesi e marocchini, polacchi ed estoni.

Il suo metodo educativo, che scaturisce da anni di dedizione ed esperienza nel creare la gioia nell'imparare esplorando, non conosce barriere linguistiche, culturali, sociali, religiose. La sua passione e determinazione sono contagiose.

La scelta di Torino come sede della prima Associazione Amici di Beresheet LaShalom, può stupire, ma è un segno del destino. Nel 2001 Angelica viene invitata insieme ai ragazzi della Compagnia Arcobaleno a rappresentare Beresheet (che in ebraico significa "In principio") al teatro salesiano Valdocco. Il successo dello spettacolo la porta all'Unesco che la invita a un congresso sulle donne che operano per la pace, poi altri convegni e dibattiti, quindi a condividere il pane della pace con le vedove palestinesi alla Fiera del Libro 2008, l'anno di Israele.

La nascita dell'Associazione torinese è stata resa possibile grazie al sostegno appassionato e volontario di tante persone che in "Amici di Beresheet" hanno trovato una casa comune. Al fianco del presidente Dario Disegni ci sono professionisti come Anna de Bernardin impegnata sul fronte educativo e un lungo periodo trascorso in Israele, la giornalista Carlotta Morgana, la commercialista Elena Gilardini e Mario Montalici, il revisore dei conti.

L'Associazione Amici di Beresheet LaShalom sarà diretta da Maria Grazia Balbiano, organizzatrice culturale esperta in comunicazione.


CS nasce Amici di Beresheet.pdf

http://amicidiberesheetlashalom.splinder.com
amicidiberesheet@gmail.com – tel 011 34 70161

 
  Aprile  2011  
     
 
 
La Donna che "Amo" è Angelica Edna Calò Livnè. "Carisma del bene"
3/4/2011

Cinquew ha chiesto alle donne italiane un contributo scritto su una figura femminile apprezzata per le sue gesta, il suo coraggio, la sua cultura. Anche non più tra noi. Di seguito l'intervento di Maria Grazia Balbiano sulla figura di Angelica Edna Calò Livnè, che da dieci anni lotta con tutte le sue forze per la pace in Alta Galilea, a Sasa dove ha scelto di vivere trent'anni fa lasciando la città natale Roma. Lei educatrice, scrittrice, artista, drammaturga ha usato con grande sapienza la sua esperienza e con il teatro-danza ha fatto incontrare i ragazzi di tutte le confessioni religiose, giovani ebrei, musulmani, cattolici, atei, drusi, e crea veri “amici” in un paese difficile. È nato così il suo più conosciuto spettacolo Beresheet -in principio- che in dieci anni di tournée ha emozionato e cambiato la vita di migliaia di persone, spesso rappresentato in Italia è diventato un cult tra chi lavora per la distensione in Medio Oriente.


ROMA - Cinquew ha chiesto alle donne italiane un contributo scritto su una figura femminile apprezzata per le sue gesta, il suo coraggio, la sua cultura. Anche non più tra noi. Di seguito l'intervento di Maria Grazia Balbiano.

Caro Direttore forse parlerei delle tante donne che amo! Il carisma del bene esiste: è quella sensazione che emanano i grandi personaggi che hanno votato la loro vita per realizzare qualcosa di nobile e giusto anche nelle più piccole cose. Queste persone, una volta incontrate non si dimenticano più, e trasmettono amore ed energia positiva nella storia di ognuno di noi.

Angelica Edna Calò Livnè è una di quelle. Lei lotta da dieci anni con tutte le sue forze per la pace usando strumenti semplici come l'educazione e le arti. Lo fa in un contesto difficile e controverso in Israele, più precisamente in Alta Galilea, a Sasa dove ha scelto di vivere trent'anni fa lasciando la città natale Roma. Messa di fronte al richiamo alle armi del primo dei suoi quattro figli maschi, ha deciso di fare qualcosa e ha creato la Fondazione Beresheet LaShalom, ovvero un inizio per la pace, i cui uffici, sempre provvisori, occupano gli esigui spazi di un rifugio antiaereo nel Kibbutz di Sasa, e già questo suggerisce come possa essere vivere in certi luoghi.

Lei educatrice, scrittrice, artista, drammaturga ha usato con grande sapienza la sua esperienza e con il teatro-danza ha fatto incontrare i ragazzi di tutte le confessioni religiose, giovani ebrei, musulmani, cattolici, atei, drusi, e crea veri “amici” in un paese difficile. È nato così il suo più conosciuto spettacolo Beresheet -in principio- che in dieci anni di tournée ha emozionato e cambiato la vita di migliaia di persone, spesso rappresentato in Italia è diventato un cult tra chi lavora per la distensione in Medio Oriente. Gli spettacoli sono diventati tre, poi quattro, le attività si sono moltiplicate con una squadra di calcio, una radio, un centro ecologico per la pace e poi convegni e tavole rotonde in tutto il mondo. I ragazzi da poche decine sono diventati centinaia e il suo sogno è quello che questi giovani possano un giorno essere coloro che decideranno il futuro di Istraele e abbiano la forza, l'amore e la determinazione per osare le decisioni giuste.

Intanto i figli che hanno prestato il servizio militare, in un paese sempre sull'orlo della guerra, sono tre, Angelica spera ancora per il più piccolo: che possa indossare una divisa in una patria in equilibrio con se stessa e con i paesi vicini.

Per il suo instancabile lavoro è stata anche candidata al Nobel per la pace nel 2006.

http://www.cinquew.it/articolo.asp?id=3021


 
  Marzo  2011  
     
 
 

COMUNICATO STAMPA
Lo spettacolo del dialogo in scena in Abruzzo a Vasto
Sabato 5 Marzo
1° Spettacolo ore 18.00 * 2° Spettacolo ore 20.30
presso il Teatro Rossetti di Vasto in provincia di Chieti
La compagnia Arcobaleno
rappresenta lo spettacolo di teatro-danza
Beresheet

 

PRESS KIT
Maria Grazia Balbiano Idee e Media Relations


 
  Dicembre  2010  
     
 


Epistolario
Angelica Edna Calo Livne   |  14 dicembre 2010

 

Le fiabe che salvano i bambini
Sabato 4 dicembre, al MAGA di via De Magri, presentazione di un libro di favole, tutte frutto della creatività femminile, il cui ricavato sarà devoluto a progetti umanitari ad Haiti. . .


 
  Ottobre  Novembre  2010  
     
 

 

 INTEGRAZIONE, AL VIA PROGETTO "UNA CULTURA IN TANTE CULTURE"

Creare e favorire un' atmosfera di accoglienza e partecipazione attiva all' interno delle classi, affinché gli alunni siano in grado di esprimersi e di apprendere, sviluppando la propria identità nella curiosità e nel rispetto verso la diversità. E' stato presentato oggi, presso il Convitto Nazionale di piazza Montegrappa, il progetto "Una cultura in tante culture", promosso dall' associazione Donne ebree d' Italia Adei Wizo. Un' iniziativa che va nella direzione dell' integrazione di alunni di etnie diverse nella scuola, perché "le diversità sono un arricchimento".

Presente, l' assessore provinciale al Lavoro, Massimiliano Smeriglio.
"La conoscenza dell' altro è importantissima per la formazione dei nostri ragazzi, - ha detto Smeriglio - per questo stiamo cercando di trasmettere agli studenti dei centri provinciali di formazione professionale (tutti ragazzi fra i 14 e i 18 anni) una formazione che non sia solo tecnica, ma che li aiuti a crescere sempre come donne e uomini della nostra società futura. Abbiamo avuto negli anni scorsi un' esperienza straordinaria di confronto tra ragazzi di culture diverse, che ha portato alcuni di loro ad andare anche in Galilea. Replicheremo questa esperienza sicuramente nei prossimi mesi, stiamo valutando ancora con quali forme; siamo convinti che questo genere di incontri sia una tappa fondamentale per la crescita dei nostri giovani".

- (OMNIROMA) Roma, 15 novembre 2010 -

A P P E L L O

-
Manifesto per Samar Sahhar -
SALVATE SAMAR SAHHAR, IL MONDO RACCOLGA IL SUO APPELLO
Angelica Calò Livné - Carlotta Morgana
14/11/2010

Chiusa l’opera di Samar un fiore nel deserto degli uomini | Unico orfanotrofio femminile in Cisgiordania


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Vi ricordate di Samar? -

Un lucchetto sulla casa di Lazzaro Le orfane? Abbandonate di nuovo
Francesco Battistini
- Corriere della Sera
| 9 novembre 2010 -

L' istituto era gestito da una donna cristiana, grazie anche ad aiuti italiani. Le ragazze erano 23. Chi figlia di una prostituta, chi abbandonata in strada. Ora la struttura è in mano all' Anp.
La fondatrice del centro è Samar Sahhar, 49 anni, araba cristiana, vicina alle idee di Don Giussani. Nel 2005 è stata candidata al Nobel. Ora i palestinesi le hanno dato un foglio di via. . .

ANGELICA CALO'
"La passeggiata di Ahmadinejad"
Angelica Calò

- 14 ottobre 2010 -
moked/מוקד il portale dell'ebraismo italiano

 

  Giugno / Agosto  2010  
     
 


auguri, lady di tutto il mondo
di Marilena Lualdi | 27 agosto 2010

Anche Varese ha gustato il suo sorriso, specchio di speranza. Così chi in questa provincia ha avuto modo di conoscere Angelica Calò Livné, sa che ha un motivo speciale, più forte, per farle gli auguri. Compie gli anni oggi questa romana che un giorno andò in Israele a vivere in un kibbutz e a seminare la pace. Ha messo insieme dei ragazzi straordinari, ebrei, musulmani e cristiani, per diffondere il messaggio più autentico: all'inizio eravamo tutti uguali, oggi siamo anche diversi, ma in quelle differenze sta la nostra ricchezza. E quindi gioiosamente ci ritroviamo così, come nei primi boccioli di vita: ancora uguali. Beresheet LaShalom è il nome della fondazione che Angelica e suo marito Yehuda hanno lanciato in Israele. Beresheet, in principio. Il teatro, il calcio (con la partecipazione straordinaria della maglia della Pro Patria) e altre cornici come il monte Meron che di recente ha ospitato otto ragazzi ebrei e arabi, sotto la guida di educatori esperti: diventano una task force del bene, una squadra che semina nel campo educativo, sociale e umano. Non solo il Medioriente, ma molte altre aree del mondo hanno bisogno di una società dove i ragazzi possano essere protagonisti della loro vita. Angelica lo sente, Angelica lo fa fiorire, lo esporta. Per questo merita auguri speciali.

http://www.laprovinciadivarese.it/blog/Blog/17/entries/1310/

L'opera di Samar un fiore nel deserto degli uomini | Pellegrini alla Lazarus Home, dove vive un centinaio di bimbi abbandonati. L'appello: salviamo Norma
5 giugno 2010


 
  Marzo  Aprile  2010  
     
 

 Il valore dell'esperienza nei processi formativi
Venerdì, 2 Aprile 2010

Stamani l'ultima tavola rotonda della manifestazione organizzata dall'assessorato provinciale alla solidarietà internazionale. 
In chiusura al parco Santa Chiara la posa di un ulivo donato dalla città di Gerusalemme -
Trento, 21 Marzo 2010

Sei donne dal Medio Oriente, diverse per storia personale, per cultura e religione di appartenenza, accomunate da alcune caratteristiche di fondo: un rapporto con la tradizione che non è rifiuto generalizzato ma neanche accettazione acritica, una tenace volontà di cambiare la propria vita e al tempo stesso quella della loro comunità, un livello di istruzione elevato. Soprattutto, il loro essere, come donne, come madri, come educatrici, portatrici di pace in una delle aree più complesse e travagliate del pianeta. Perché, come detto da una di esse, "nulla è veramente impossibile se davvero lo si vuole". . .  LEGGI ARTICOLO INTERO



Lundeì 22 marzo 2010
 leggi l'articolo >>

L'Adige -
Ebrei e palestinesi,
insieme per la pace

Venerdì, 19 Marzo 2010  
 leggi l'articolo >>

IL Kiwanis Club Augusta per la pace in Palestina

LA COMMOSSA TESTIMONIANZA
DI UN’SRAELIANA, DI ORIGINE ITALIANA, CHE VIVE IN UN KIBBUTZ >>

ANTONINO VALASTRO - 05 Marzo 2010

Progetto di pace nel medioriente
Kiwanis Club di Augusta arriva il traguardo della XXX Charter.
Martedì 02 Marzo 2010

Leggi l'articolo. . .


PROGETTO TERRA SANTA | 2010

 

 
  Gennaio Febbraio  2010  
     
 
Il viaggio in Galilea degli allievi del centro provinciale di Marino:un’esperienza di formazione all’avanguardia
di Alessio Pontillo

Prosegue la cooperazione tra il gruppo Beresheet-La Shalom
e i centri di formazione provinciali

di Fabio Landi

Parte il progetto ‘Accogliere le diversità’

‘Accogliere la diversità’: questo il nome del progetto nato dalla collaborazione fra l’assessorato al Lavoro e la Fondazione Beresheet la Shalom, che si occupa di integrazione e dialogo fra diverse culture in Galilea. Il progetto vede come protagonisti 120 ragazzi dei Centri di Formazione della Provincia di Roma, dai 14 ai 18 anni, che dal 22 febbraio fino al 3 marzo parteciperanno a un’esperienza unica di apprendimento e formazione. Ogni giorno il team della Fondazione, composto da 8 giovani formatori ebrei e arabi incontrerà gli studenti di un diverso Centro provinciale di formazione professionale e lavorerà per quattro ore con loro, per fargli apprendere tecniche di team building, di conoscenza e affiatamento del gruppo che svilupperanno grazie anche all' improvvisazione teatrale e alla capacità di confrontarsi senza pregiudizi con altre culture". Secondo l'assessore al Lavoro, Massimiliano Smeriglio, questo progetto nasce "dalla volontà di trasmettere ai ragazzi dei nostri centri una formazione che non sia solo tecnica", ma che invece li aiuti a crescere e integrarsi nella società con il maggior numero di strumenti possibili. Attraverso il gioco, le dinamiche di gruppo, le arti e il legame con la natura, i ragazzi potranno consolidare la propria personalità e scoprire il proprio talento".     25/02/2010       http://www.provincia.roma.it/provinz/flash/11763


a destra Articolo del 26/1/2010 Al HaZafon
MAMBO ITALIANO di IZZI BAR TANA'  >>

Giornata della Memoria, il grazie dell'associazione Italia-Israele:  Di fronte a tante iniziative, allo sforzo comune di coltivare il ricordo e la consapevolezza del Male assoluto nella storia, l'associazione ringrazia gli amici vicini e lontani.
. . .
Pensiamo ad Angelica Calò Livné in Israele che con i suoi ragazzi proprio in questi giorni sta portando un nuovo progetto didattico in Italia. Noi abbiamo già potuto emozionarci e imparare dallo spettacolo di teatro-danza “Beresheet”. Ora sono stati coinvolti anche dei ragazzi giordani che con i coetanei israeliani canteranno che la voglia di conoscersi e l’abbattimento di ogni barriera sono più forte di ogni forma di odio e di paura. . .
Varese News - ‎27/gen/2010‎
http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=162580

Medio Oriente: CON BERESHEET ANCHE ROMA PROTAGONISTA DIALOGO

(ANSAmed) - ROMA, 22 GEN - Un saggio di musica, mimo e danza, interpretato da 80 liceali israeliani e giordani, per raccontare le sofferenze del conflitto e le speranze di Pace in Medio Oriente. E' nello spettacolo Beresheet (In principio) - che giovedi' 28 gennaio alle 17.30, portera' a Roma, alla Parrocchia di Santa Chiara, i giovani delle scuole di Eilat e Aqaba - che si ritrova l'essenza del percorso di confronto e dialogo del progetto 'Aqaba-Eilat: one more step Towards Peace'. Un progetto voluto dall'Unione europea e realizzato dall'Istituto italiano per la Cooperazione Universitaria, ong che, assieme alla collaborazione di Angelica Edna Calo' Livne', e' riuscita a portare negli ultimi anni lo spettacolo in Italia, Spagna, Svizzera e Israele. Nata nel 2001, in Alta Galilea - dove ha sede la fondazione dell'educatrice e regista Calo' Livne', Beresheet LaShalom - la rappresentazione teatrale si pone l'obiettivo di fare dialogare e confrontare attraverso le arti i giovani di diverse religioni e estrazioni sociali. ''Spero - ha detto Angelica Calo' Livne' - che questi ragazzi che hanno imparato a parlarsi, inizino un percorso di avvicinamento e scambio che non si interrompa con la fine del progetto. Immagino che un domani, saranno medici capaci di lavorare nello stesso staff, imprenditori che portino avanti progetti importanti insieme, donne e uomini di spicco che avranno voglia di cambiare le cose perche' consapevoli che dall'altra parte ci sono persone come loro''. Al termine della rappresentazione teatrale interpretata dagli studenti del Sister Rosary di Aqaba e del Izchak Rabin di Eilat - seguira' un incontro con alcuni rappresentanti delle comunita' islamica, ebraica di Roma, e con i volontari della Comunita' di Sant'Egidio. (ANSAmed).
2010-01-22 10:12.


Uno sguardo oltre il confine ed è danza tra i ragazzi di Aqaba ed Eilat
di Maria Grazia Balbiano

http://www.meltinglab.it

Medio Oriente.Studenti arabi e israeliani in visita a Roma, grazie al progetto dell'ICU.
Una delegazione di studenti arabi e israeliani sarà in visita a Roma dal 24 al 30 gennaio prossimo. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto dell'ICU: "Aqaba/Eilat, one more step towards peace" realizzato tra la Giordania e Israele con l'obiettivo di mobilitare la società civile, e in particolare i giovani, nella costruzione di un clima di tolleranza e quindi di pace.
Con questo scopo, più di 450 studenti (delle scuole di Aqaba e Eilat) hanno partecipato ad un programma di scambio, basato su attività tematiche quali arte, teatro, informatica.
La delegazione in visita a Roma incontrerà le autorità cittadine ed esponenti delle comunità religiose e realizzerà uno spettacolo gratuito di teatro-danza "Beresheet" giovedì 28 gennaio (ore 17,30 presso l’Auditorium Santa Chiara, in piazza dei Giuochi Delfici). 22/01/2010

M.O. Studenti arabi e israeliani a Roma dal 26 al 30 gennaio
Roma, 18 GEN - Una delegazione di studenti arabi e israeliani (di fede musulmana, cristiana ed ebraica) sarà in visita a Roma tra il 26 e il 30 gennaio prossimo. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto pilota: “Aqaba/Eilat, una strada per la pace”, promosso dall’ICU onlus (ONG impegnata da oltre 40 anni nella cooperazione allo sviluppo) e realizzato tra la Giordania e Israele. Di fronte agli insuccessi della diplomazia e della politica, obiettivo del progetto è di ripartire dalla società civile, e in particolare dai giovani, per ricostruire un clima di tolleranza e quindi di pace. Con questo scopo, più di 450 studenti (delle scuole di Aqaba e Eilat) hanno partecipato ad un programma di scambio, basato su attività tematiche quali arte, teatro, informatica. La delegazione in visita a Roma incontrerà le autorità cittadine ed esponenti delle comunità religiose interessate e realizzerà uno spettacolo gratuito di teatro-danza: “Beresheet” (giovedì 28 gennaio ore 17,30 presso l’Auditorium Santa Chiara, in piazza dei Giuochi Delfici) nell’ambito del quale i ragazzi esprimono la tragicità dei momenti che i loro popoli stanno vivendo e rappresentano il valore del dialogo e dell’incontro. 18 GENNAIO 2010

LETTERE DALLA TERRA SANTA 
L'appello di Samar: "Pietà per Saiwa e le sue figlie"


Antonio Quaglio  |  giovedì 7 gennaio 2010


Continua
Archivio Stampa  2009

 

BERESHEET LA SHALOM TEATRO ARCOBALENO
 



 

 



"L'Educazione a tutti i livelli è uno dei mezzi pricipali per costruire una cultura di pace."
[United Nations, Res/53/243/1999]


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