In Provincia Angelica porta la sua voglia di pace
Festa di benvenuto per Angelica Edna Calò Livné e i ragazzi del Teatro dell’arcobaleno. Ferrari: "Voi siete la testimonianza vera che la pace esiste quando si vuole che esista".
Sabato 7 all'auditorium Paganini lo spettacolo Beresheet
Grande festa di benvenuto oggi in Provincia a Angelica Edna Calò
Livné e i suoi ragazzi del teatro dell’arcobaleno. Ad
accoglierli in sala Borri c’era l’assessore alle relazioni
internazionali e scuola Gabriele Ferrari.
“La vostra venuta ci rende felici.- ha detto Ferrari - Abbiamo
conosciuto la vostra esperienza un anno e mezzo fa e da allora
siamo diventati amici. Ci auguriamo che in questi giorni in cui
visiterete il nostro territorio possiate stare bene e incontrare
ragazzi e ragazze, scambiarvi idee e opinioni. Voi siete la
testimonianza vera che la pace esiste quando si vuole che
esista, per questo siete oggi molto più importanti di Ministri o
Capi di Governo che pur parlando di pace non danno seguito a
questa idea. Voi siete la testimonianza che quando ci si crede
si può tutto”.
Angelica-Edna Calò Livné, instancabile animatrice di progetti
per l’educazione alla convivenza e alla pace fra cui il Teatro
dell’Arcobaleno, porta nel parmense lo spettacolo Beresheet
ovvero “In principio”, la prima parola della Bibbia in cui viene
rappresentata la tragedia quotidiana sperimentata in Israele dai
giovani interpreti. Il messaggio è chiaro: La guerra, infine,
rende tutti perdenti.
“ Sapete che noi in Israele diamo benedizioni, benediciamo
tutto. Veniamo dalla Galilea, uno dei posti più particolari dove
è nata la cabala. Da lì vi abbiamo portato un dono su cui è
scritto: gioia, prosperità, fortuna e pace. Questo è quello che
vi dedichiamo e auguriamo” ha detto Angelica Calò ricambiando il
saluto di benvenuto della Provincia. Del suo spettacolo che
porterà con i ragazzi del Teatro dell’arcobaleno questa sera 5
ottobre al Teatro Lirico Verdi di Busseto e sabato 7 ottobre (all'Auditorium Paganini ha detto: “Oltre al messaggio molto
profondo di pace c’e’ in Beresheet il messaggio chiaro
dell’accoglienza per il diverso, dell’appartenenza a un gruppo
senza annullare gli altri, c’e un invito ad avere il coraggio di
prendere posizione anche a rischio di rimanere soli per qualche
tempo.”
Nata a Roma Angelica-Edna Calò Livné, resiede da oltre vent’anni
in Alta Galilea (Kibbutz Sasa). Insegnante e regista in scuole
multiculturali e per ragazzi emarginati, Angelica Calò Livné ha
ricevuto, tra altri riconoscimenti, il Premio Assisi 2004
condiviso con l’amica palestinese, Samar Sahar.
Il Teatro dell’Arcobaleno, sorto nel 2002, riunisce una
quarantina di giovanissimi attori (dai 14 ai 23 anni),
provenienti da moshav di famiglie religiose ebraiche, kibbutzim
di ebrei tradizionalisti, villaggi arabi abitati da cristiani e
musulmani. La fama della compagnia ha ormai varcato i confini
della Galilea grazie alle numerose tournée internazionali e
all’atmosfera gioiosa e coinvolgente che le accompagna.
A Parma e provincia Angelica e suoi ragazzi resteranno fino al
10 ottobre, grazie al sostengo del Comune di Parma e della
Provincia. Questa sera (5 ottobre) lo spettacoli si terrà al
tetaro Verdi di Busseto, alle 21. Domattina alle 9,30 si replica
per le scuole di Felino al tetaro comunale. Sabato sera, alla
presenza del sindaco di Parma Elvio Ubaldi e del presidente
della Provincia Vincenzo Bernazzoli,
Beresheet si rappresenterà all’auditorium Paganini (alle 21.15).
Domenica 8 tutti i ragazzi passeranno la giornata a Gardaland,
su loro richiesta. Lunedì 9 alle 11 lo spettacolo per le scuole
al Teatro Aurora mentre martedì 10 la scena si sposterà (ore 9)
al palasport di Traversetolo.
Lo spettacolo Beresheet
Il messaggio è: la diffidenza, la paura, l’aggressività
distruggono l’affinità originaria tra gli uomini, impedendo di
vivere positivamente le diverse identità. La semplice intensità
dei gesti, la musica e le poche frasi recitate da una voce fuori
campo esprimono efficacemente l’alternarsi degli stati d’animo.
Ma Beresheet racconta soprattutto la scoperta dell’altro, la
comunicazione e la solidarietà tra persone appartenenti a realtà
diverse o in conflitto, con una splendida apertura alla
speranza. La carica di entusiasmo e di fiducia trasmessa dai
ragazzi è il segreto del successo di questo spettacolo, che
viene integrato dalla proiezione di filmati sulla vita
quotidiana dei giovani in Israele e soprattutto dal dialogo tra
gli attori, la regista e il pubblico.
La Fondazione “Beresheet LaShalom-Masks Off”
La Fondazione “Beresheet LaShalom-Masks Off” realizza progetti a
sostegno del dialogo interculturale e interreligioso, di cui la
compagnia teatrale è una delle realtà più attive; aiuta i
giovani a prendere coscienza del loro ruolo nella società e a
superare positivamente i disagi dell’adolescenza, esasperati dai
traumi della guerra.
Tra le numerose iniziative ricordiamo (oltre agli spettacoli
Beresheet, Anne in the Sky, Pinocchio): “La giornata del Pane
per la Pace” (preparato congiuntamente da donne israeliane e
donne palestinesi); conferenze e testimonianze sulla vita in
Israele e in Palestina; attività educative e formative ai due
lati della barriera di sicurezza; pubblicazioni di articoli e
libri sugli aspetti positivi della convivenza.
05/10/2006
http://news.provincia.parma.it/page.asp?IDCategoria=15&IDSezione=0&ID=86703
http://eventi.parma.it/page.asp?IDCategoria=23&IDSezione=132&ID=86495