ONovembre Dicembre  2009  
     
 
 
 

SHALOM dicembre 2009

  Vivere insieme nel reciproco rispetto

Edna Angelica Calò Livné porta in Italia l'esperienza dell'integrazione multiculturale israeliana

SHALOM DICEMBRE 2009
pagina 41

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Teresa Di Santo, professoressa d'Inglese alla Scuola Alberghiera di Marino, ha scritto uno splendido rapporto per la Provincia di Roma dopo il viaggio: IMPARARE IN AMICIZIA.


Viaggio in Israele un'esperienza indimenticabile

Il reportage di Teresa Di Santo »

Un falafel per cambiare le cose
di Massimiliano Smeriglio
12 dicembre 2009


pubblicato nella sezione Mondo dal 27 novembre al 1 dicembre 2009

Il diario dalla galilea di Massimiliano Smeriglio in occasione del
viaggio “Imparare in Amicizia” con Beresheet in Galilea
dal 26 Novembre al 3 Dicembre 2009

Leggi la rassegna del diario di Massimiliano Smeriglio >>


http://portalegiovani.comune.fi.it/sondaggio_qualita/public_dettaglio_commento_xl.php?id_commento=3666



Qui Roma - Venti allievi della Scuola gastronomica di Marino
in Israele per una full immersion culinaria

Angelica Calò LivneIl cibo come veicolo di conoscenza e di integrazione. E' questo il principio ispiratore del nuovo progetto di Angelica Calò Livne, che attraverso un accordo fra la Fondazione Beresheet LaShalom, da lei rappresentata, e il Comune di Roma, conduce in questi giorni 20 allievi della Scuola Gastronomica di Marino, di età compresa fra i 16 ed i 17 anni, in Alta Galilea per una full immersion culinaria.
"Il settore gastronomico è un esempio chiaro e tangibile dello sforzo d’integrazione che stanno profondendo le etnie abitanti queste terre; i villaggi sono infatti costellati di punti vendita che espongono cibi e bevande propri delle diverse tradizioni alimentari presenti - spiega Angelica - Questo aspetto della Galilea lo rende unico al mondo non soltanto per aumentare le competenze gastronomiche di aspiranti operatori del settore, che potranno imparare i segreti della cucina medio-orientale in un momento storico in cui essa sta vivendo un forte incremento in Italia, ma anche per dar modo alle persone di immergersi in un contesto che nel mondo è esempio di convivenza e integrazione tra diversità".
I ragazzi sperimenteranno e scopriranno i segreti della cucina multietnica, una giornata sarà dedicata alla natura con un survival day sul monte Meron per cucinare con ciò che offre la natura, quindi alla scorta dei cibi dei cirkassi, ma ci si misurerà anche con la cucina drusa, e si farà attività culinaria con lo chef del kibbutz di Sasa Cesare Funaro. Il viaggio sarà anche occasione di incontro con  l'amica palestinese cattolica di Angelica, Samar Sahhar.

Un Viaggio in Galilea per imparare la cucina medio-orientale

Aspiranti cuochi in viaggio per la Galilea. È il progetto “Imparare in amicizia”, ideato dalla Provincia di Roma, che punta a mischiare esperienze di vita, studio e lavoro. L’assessore a Lavoro e Formazione, Massimiliano Smeriglio e 20 ragazzi della Scuola di Gastronomia di Marino sono volati in Galilea per un’esperienza di formazione e di vita. Grazie a questo progetto, una delegazione di allievi della scuola di Marino (uno dei Centri di Formazione Professionale gestiti direttamente dalla Provincia di Roma), ha avuto l’occasione di cimentarsi con la cucina medio-orientale e di vivere un’avventura importante e significativa di confronto con culture diverse. A guidare e accompagnare la delegazione, Angelica Calò, israeliana, scrittrice, pubblicista e regista, da anni impegnata in attività di promozione del dialogo fra musulmani, ebrei e cristiani. Fondatrice dell’associazione “Beresheet La Shalom”, le sue attività le sono valse nel 2006 la candidatura al Nobel per la pace, insieme all’amica e collega palestinese Samar Sahar, anche lei presente in una tappa del viaggio, nella giornata di visita alla città di Gerusalemme. «Questo viaggio – ha detto Massimiliano Smeriglio – nasce dalla voglia di trasmettere ai ragazzi dei nostri centri una formazione che non sia solo tecnica, ma che li aiuti a crescere come donne e uomini della nostra società futura. L’incontro e il confronto con culture diverse è una tappa fondamentale in questo percorso di vita».
Ogni giorno i ragazzi hanno avuto modo di visitare i villaggi circostanti e i luoghi significativi della Galilea oltre ad avere incontri istituzionali con rappresentanti della regione della Galilea, dei villaggi musulmani e cristiani e delle autorità palestinesi.

26/11/2009  |  http://www.quattropassin.it/cucinamediorientale.html  |  www.provincia.roma.it

 
  OSettembre Ottobre  2009  
 
 

Angelica e Samar:
un’amicizia al di là del muro

ONDA D’URTO
Periodico degli studenti del Liceo ‘Porporato’ di Pinerolo - Anno XI, n.1, Ottobre 2009

OTTOBRE 2009


IL GIORNO - PRIMO PIANO - 18 OTTOBRE 2009

La scala nel buio / Angelica Calò Livne a Milano

Roberto Mahlab
19/10/2009 :  17:48:21

"Come si educa all'integrazione"
Una cutura in tante culture IV

Le Relazioni di. . .
Paola Sonnino, Gianna Camerini e Anna Curiel, Stefania Zevi

16 ottobre 2009

angelica calò

Il Seminario Adei Wizo - Angelica Calò

"Come si educa all'integrazione"

14 ottobre 2009 - 26 Tishri 5770

WIZO ADEIL’integrazione al centro del Seminario Adei Wizo
“Una Cultura in tante culture”

"Come si educa all'integrazione"

Lunedi, 12 Ottobre 2009

Monday, September 14, 2009
http://freshifilms.blogspot.com/2009/09/freshi-in-media-kidsla-magazine.html

 

  Luglio Agosto  2009  
   

  Maggio Giugno   2009  
     
 


   

INTERVISTA A EDNA ANGELICA CALO LIVNE
Elena Ritondale


בבית שאן תהיה רומאי" הכתבה של מני פרסול עלייך ועל ה"קונצרט הפיוס לשלום"
באמפיתיאטרון בבית שאן ב-13.5.09 יום רביעי

 
Peace concert to be held in honor of pope
Performance to take place at Beit She'an amphitheater with theme of reconciliation and coexistence,
to host many renowned regional and Italian performers.

http://www.ynet.co.il/english/articles/0,7340,L-3709959,00.html

El PAN: puente de unión entre Italia y Perú
19-05-2009
La ciudad italiana de Altomonte y la comunidad peruana de Oropesa
sellaron un pacto de amistad en el marco de la Gran Fiesta del Pan.
www.rimisp.org/inicio/noticia.php?id_=171


Domenica, 17 Maggio 2009

SPETTACOLI
Evento | Il messaggio di speranza dei giovani ebrei, cattolici, musulmani della Compagnia Arcobaleno in scena a Torino

Gridi, nessuno ascolta
di Chiara Genisio

 

16 Maggio 2009  | Teatro Naturale | n.19 Anno 7
Ad Altomonte si è celebrata la Gran Festa del Pane
Una manifestazione corale, che va oltre le etnie,

dove hanno partecipato cristiani, musulmani ed ebrei.
Nel nome della pace e del buon gusto

IL CIOFS FP PROMUOVE LA PACE

Figlie di Maria Ausiliatrice Piemonte — FMA
Martedì 5 maggio 2009



     

 

 

  Marzo  Aprile  2009  
     
 
 
 
 
 
Donne d'Israele: Edna Calò Livne. La pace inizia dai ragazzi
http://www.amicidisraele.org/news.php?extend.932
Daniela Gross ç30 marzo 2009
 


Festival Bat Yam Marzo 2009 ynet
פסטיבל נוער בבת ים מרץ 2009
"זה מראה שאנחנו יכולים לחיות ביחד, למרות הכל"
"Ciò dimostra che possiamo vivere insieme, nonostante tutto"
 

 

 

 

 

  Gennaio  Febbraio  2009  
 

 

Donne d'Israele - Edna Calò Livné
La pace inizia dai ragazzi

UCEI 16 febbraio 2009, Daniela Gross

Israele: terra di conflitti. Di gerre. Di odi. Di speranze dissoltesi nel turbine della violenza.

Ma Israele è anche terra di speranze di pace. Di tentativi di costruire, insieme 'agli altri', un futuro comune che, partendo proprio da una reciproca conoscenza, da una reale accettazione, da una convivenza che parla realmente di pace porti ad un domani diverso.


Il teatro che educa alla pace (Israele)
Jessica Cugini
01.02.2009

"Forse non è ancora chiaro: a noi, alla maggior parte degli israeliani, non importa di vincere la guerra. A noi importa di vincere la pace!".   E per raggiungere questo obiettivo, vincere la pace, per tracciare questo difficile cammino, Angelica Edna Calò Livne ha dato vita, ancora nel 2002, alla Fondazione Beresheet LaShalom, un progetto che comprende una compagnia teatrale formata da ragazzi ebrei e mussulmani, cattolici e non credenti dell’Alta Galilea. Tutti uniti nel raggiungimento di un unico obiettivo: educare alla pace attraverso la lingua universale delle Arti.

leggete l'articolo

COMBONIFEM Mondo Donna Missione

Figure di donne del passato e dell'attualità,
con particolare attenzione a quelle ignorate dai grandi media.
La loro visione, la loro sofferenza e i loro contributi sono pietre miliari
nella formazione di un'immagine e di una realtà nuova
per le donne di tutta l'umanità.

 

corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/11-febbraio-2009

KO HA-ITALKIM

Mara Marantonio Bernardini, 14 gennaio 2009

Kol Ha-Italkim, il Bollettino trimestrale di informazione dei cittadini israeliani di origine italiana, celebra con un numero speciale i 60 anni della nascita dello Stato di Israele. Esso si presenta nella forma di un bel quadernone di scuola, con le pagine trattenute da una spirale e, in copertina, una significativa foto del Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano, in occasione della sua recente visita.Apre il periodico l’intervento del Direttore, Miriam Della Pergola -dal significativo titolo, di sapore herzliano “Se vorrete non sarà un sogno”- la quale, dopo aver riportato le diffuse critiche, solo in parte condivise, circa la corruzione dell’attuale classe dirigente, la scarsa inventiva nelle politiche sociali e il “collasso dell’istruzione a tutti i livelli dall’asilo all’università” (mi domando quale opinione si formerebbero tali censori se guardassero la situazione di casa nostra!), tuttavia non può fare a meno di rilevare quanto il complessivo livello di vita del Paese sia cresciuto anche solo negli ultimi trent’anni; come esso si trovi nei primi posti al mondo nell’hi-tech, nelle scienze (!), nei brevetti e come sia nata e si sia sviluppata una cultura illustrata da poeti, scrittori, artisti, nati nel Paese e/o che nello stesso hanno potuto esprimersi appieno.L’intervento si chiude con il doloroso rammarico, più che mai acuto in queste difficili settimane di guerra, di non essere riusciti -ancora- a trovare quella via della pace, che dia la possibilità a Israele e ai suoi vicini di vivere un’esistenza tranquilla e sicura.

Sergio Della Pergola pone l’accento sull’esigenza di valutazione piena di quel capitale di persone, idee, istituzioni che costituiscono la struttura portante grazie alla quale Israele esiste e cresce . Una materia prima essenziale per la vita e lo sviluppo dello Stato, assai più, aggiungo io, di quanto potrebbero rappresentare il petrolio o altre fonti energetiche. Al di là della sicurezza e delle tematiche legate al conflitto arabo/israeliano/palestinese, il Paese deve affrontare grandi sfide, sul piano dell’identità e della politica, a cominciare dalla necessità di mantenere il suo ruolo di imprescindibile punto di riferimento culturale e spirituale (oltre che scientifico e tecnologico per tutto il mondo globalizzato) per l’intero popolo ebraico. Dal suo interessante punto di vista di demografo, il Prof. Della Pergola ricorda come, negli ultimi decenni, due direzioni opposte di sviluppo abbiano determinato un costante aumento della popolazione ebraica (e totale) in Israele e una diminuzione della stessa nelle comunità nella diaspora. Ciò è dovuto, nel primo caso, ad una natalità che è la più alta fra tutte le società sviluppate; mentre nel secondo all’adozione dei modelli minimi tipici della realtà circostante (famiglie con al massimo un figlio). Ne consegue che l’importanza di Israele rispetto all’ebraismo mondiale cresce progressivamente, fino a raggiungere oggi il 41% del totale.

Il numero del Bollettino si sfoglia volentieri perché, tra l’altro, è arricchito da immagini che pongono in suggestivo confronto l’ “allora…” e l’ “oggi”, intervallate da foto della vita quotidiana; come quella, ad esempio, di un gruppo di persone in calesse, che magari sono stanche per il lavoro svolto nei campi , ma hanno l’aria di chi sta molto bene con i propri compagni.
Sotto il titolo “La mia aliah” sono raccolte le testimonianze di diverse persone illustri, alcune delle quali sono carissime amiche. Due donne sorridenti, anzitutto nel cuore, sono Anita Olamy Glass, cui la vita, ormai cinquantennale, in Israele ha offerto la grande ricchezza di servire la causa di questo Paese accanto all’amato marito Hanan, e Angelica Edna Calò Livne (Angelica per antonomasia), una vera Madre di Israele, la quale, forte di una solida formazione ebraica, si è stabilita, circa trent’anni or sono, proprio nella “Galilea delle genti”, tra l’altro per diffondere, in seguito pure attraverso l’esperienza teatrale, il suo messaggio di pace e convivenza.

Non manca un puntuale resoconto dell’importante visita compiuta dal Presidente Napolitano, accompagnato da una folta delegazione di operatori economici; tale circostanza poi è stata l’occasione per un appuntamento di eccezionale importanza. A Gerusalemme, dal 25 al 27 novembre, si sono infatti svolti i dialoghi italo-israeliani (“La letteratura e l’impegno”) nei quali si sono trovati ed hanno dialogato tra loro esponenti della letteratura dei due Paesi che non necessitano di presentazione: da Claudio Magris a Avraham Yehoshua, da Corrado Augias a David Grossman, da Alessandro Piperno a Etgar Keret, da Alon Altaras a Marina Valensise, da Aharon Appelfel a Elena Loewenthal, tanti altri…alle scrittrici israeliane, che da qualche tempo affascinano pubblico e critica, anche nostrani, con le loro opere profonde. Un’esperienza stupenda, raccolta in un libretto, utilissimo da studiare e consultare, che proprio Anita Olamy Glass mi ha donato e alla quale sono davvero grata. Vi sono anche altri articoli nel Bollettino, che invito a leggere per il notevole interesse che rivestono, a cominciare dalle pagine che si occupano delle infami leggi razziste del 1938. Un ringraziamento di cuore quindi alla redazione di Kol Ha-Italkim, al lavoro della quale ben si adattano le parole con le quali Sergio della Pergola chiude il suo articolo: “La durata della vita umana può essere limitata nel tempo, ma il messaggio ideale che da essa emana può durare in eterno”.

http://viaggisraele.blogspot.com/2009_01_01_archive.html

BERESHEET LA SHALOM TEATRO ARCOBALENO
 


 

 



"L'Educazione a tutti i livelli è uno dei mezzi pricipali per costruire una cultura di pace."
[United Nations, Res/53/243/1999]


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